La moda dell'Aperitivo


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image-187 - L’aperitivo: che passione!
Nel 1786 Antonio Benedetto Carpano, aiutante nella liquoreria Marendazzo, in piazza Castello, miscelò alcune erbe con spezie con il vino bianco inventando così il vermouth. ..e
Ebbe talmente successo e fu così gradito da Vittorio Amedeo III che quest'ultimo dispose la sospensione della produzione del rosolio a corte.

Così prese piede la moda dell'aperitivo, inducendo tutti gli acquavitari ad inventare alternative al Punt&Mes.



image-1Nella bottega di un certo Rovere che era in via San Tommaso e in seguito in via Santa Teresa, si conservava gelosamente la ricetta segreta di un vino aromatizzato appositamente preparato «per Sua Maestà Carlo Alberto».

 

 

 

image-1Rovere, nel 1835, cedette l'attività ai fratelli Cora, che acquistarono anche la preziosa ricetta e furono i primi, nel 1838, a spedire in America alcune casse di verrnouth.

 

 

 

image-1Alla sfida non potevano mancare i Cinzano, operativi nel settore fin dal 1707, quando il capostipite Giovanni aveva ottenuto la licenza per distillare acquavite e produrre "rosoli" a Pecetto

 

 

 

 

 

 

 

 


image-1La data ufficiale deIla fondazione risale comunque aI 6 gennaio 1757, con I' investltura dei fratelli Cinzano a "mastri acquavitari" da parte della congrega dell'Università.

 

 

 



image-1Figli e nipoti di Giovanni Cinzano colsero al volo l'opportunità e in poco tempo aprirono rivendite in diversi punti della città, come la bottega di Francesco in via Dora Grossa 35, rlconoscluta dal governo nel 1816.
Un altro documento dell’8 novembre 1839 testimonia che l'amministrazione concede l’allacclamento alla rete del gas, appena avviata, alla «bottega cli confettiere del signor Giovanni Cinzano, casa Bertolottì, contrada Nuova, n° 29», che corrisponde, oggi, a via Roma, tra piazza San Carlo e piazza Castello.

 


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