Quartiere Cavoretto


 

image-1Dal 1806 al 1889 Cavoretto è stato un Comune autonomo, con un proprio sindaco.

Il suo territorio comprende gran parte della collina torinese, incluso il Parco Europa che si affaccia sulla parte sud della città.

Dal XII secolo era abitato da una nobile famiglia, i “signori di Cavoretto”.
L'origine del nome è legata infatti alla posizione elevata sulla pianura, come per la rocca di Cavour o il castello di Cavorro a Costigliole d'Asti. In questo caso un “cavoretto”, ovvero una piccola collinetta.

Il toponimo deriva infatti sdal vezzeggiativo latino di Caburrum, Caborro o Cavorro, a sua volta probabilmente originato da un poleonimo celtico riferito alla piccola tribù dei Caburriates, parenti stretti dei Taurini; il termine celtico cabu o cabo doveva indicare una bocca, un avvallamento o un pianoro inserito tra piccoli rilievi orografici, come probabilmente è avvenuto, ad esempio, per le località Cavoretto di San Secondo di Pinerolo, per la cittadina di Cavour e per frazione Cavorro di Costigliole d'Asti.

L'antico insediamento urbano infatti è, ancor oggi, inserito tra la vetta del Bric Della Maddalena e il più basso crinale verso Torino, delimitato dal Parco Europa e Viale XXV Aprile.

image-1Nel 1104 poi, il proprietario terriero Milone Dondazio, detto Patono, fece dono di beni e di terreni alla vicina chiesa di Sant'Agnese di Corso Moncalieri, 39 (Borgo Po), pertanto questo avvallamento collinare prese anche il nome di Val Pattonera.
Un altro avvallamento, posto un po' più a sud, prese invece l'antico nome di Val Salice (o Valsalice).

Il comune di Cavoretto fu soppresso e aggregato a quello di Torino a seguito del regio decreto 28 luglio 1889

 

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