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Enciclopedia di Torino

Cascine
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nome |
ubicazione |
data |
storia |
DORA
RIPARIA |
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Il Berlia |
strada della Berlia
545 - |
1503 |
Catasti del 1503
chiamata"Gorzano" dei frat. NazeryPetrinus. Nel 1580 denominata
unita alle Grange Scotti come Grange Nazary.Catasto 1717 sulla strada |
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di Rivoli. Nel 1762 " Cascina di
Lappi" e nel 1790 del conte Luigi Berlia della Pi. Catasto 1805 "
Ferme Berlia" di Luigi Vicari. |
Grange Scott |
strada della Berlia
543 |
XV |
Situata sulla strada di Rivoli -
cascina accostata al " Il Berlia " - gi ordine degli Umiliati di
Avigliana, nel 1530 dei fratelli Nazery di Collegno. |
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poi del conte Scotti attorno al 1700,
nel 1840 al banchiere Barbaroux. Un primo abbandono degli abitanti avviene
nel 1908 ( scadenza contratti agrari ) |
Il Cascinotto |
strada Pellerina 77 |
1500 |
sull'area"Gorzano" nel 1790
risulta propr. Conte Nomis di Pollone.-Catasto Gatti 1820 del Cav.Giacinto
Perrone di S.Martino. Oggi dal 1937 famiglia Frus. |
Il Gibellino |
via Angelo Sismonda
12 |
700' |
Cr. Appio Claudio sulla bealera
Meana.- usata durante l'assedio per bombardare i francesi a Lucento. 1790 del
banchiere Tron. 1840 di Gio Antonio Bono. |
Il Mineur |
strada Pellerina 78 |
1488 |
Nell'area "Gorzano"
propriet Petri Reijneri, all'assedio di Torino passa alla famiglia
Mineur,fine 700 ai fratelli Niccol e Francesco Mineur. 1840 propr. |
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l'avvocato Ceppi, - Attualmente
ricovero invernale del bestiame di propriet privata. Posta al confine di
Collegno - |
Tetti basse di
Dora |
strada Pellerina 22 |
1436 |
Denominata "Tetto de
Lioneti" i terreni di Michele de Lionetto. Dal Rossignolo 1762
detta" cascina Filippi "poi "Tetti basse di Dora"-1820
Beria Ignazio. |
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In seguito diventa "borgata delle
basse di Bora" con l'aggiunta di altri edifici. 1974 " cascina
Marchino" propr. Luigi Marchino dal 1912. oggi privato. |
Il Bianco |
cr. Cincinnati 125 /
1 |
500' |
gi di Giacomo Ferroglio nel 500' poi
dell'avv. Carlo Emanuele e Giovanni Bianco. Distrutta durante l'assedio
ricostruita nel 1724,una filatura di seta negli |
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anni 1760. - 1790( catasto Grossi )
propr. del conte di Sandigliano, 1820 della signora Giacinta Foglio Sartoris.
- ampliamenti nel : 1805,1820,1935 - |
Castello di
Lucento |
via Pianezza 123 |
1397 |
Ribaldino Beccuti suddivide le
propriet terriere tra i contadini e fa costruire una Grangia a testa. 1523 il
castello si chiama "Castrum lucenti" e passa ai |
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padri Gesuiti. Sec.XVI Emanuele
Filiberto acquista per uso personale e posto per la Sindone. 1733 venduto a
Carlo Filippo Tana,marchese d'Entraque. |
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1840 con il filatoio.1843 alla
famiglia Natta,cessa il filatoio, 1873 ai Bonafous,nel 1905 passa monumento
d'arte.1957 alla FIAT. |
La
Cavaliera |
strada delle Vallette
233 |
1733 |
Cav. Gen. D'Envie propr. Anche
della"Bergera e il Palazzo"- situata sulla bealera Putea. 1790
propr. L'imperatrice d'Austria.
Oggi suddivisa tra
famiglie . |
Il Chiabotto
Quaglia |
strada Pianezza 234 |
1700 |
o " Cascinotto " catasto
Grossi 1790. propr. Paolo Gremo - 1816 acquistato da Vittorio Emanuele I che
passa a Maria Teresa di Savoia sposa di Carlo Luigi |
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duca di Lucca; la duchessa terr la
proprieta per 20 anni. 1866 ampliamento - oggi propr. Privata ospita fabbrica
concimi chimici, abbandonato. |
La Cravetta |
strada Pianezza 380 |
1580 |
Deve suo nome ad Aimone Cravetta tra
il 1566 e 69 giureconsulto a Torino - Nel 1780 propr. Marchese
GioachinoAdalberto Pallavicino delle Frabose. |
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Comperata da casa Savoia fu di Maria
Teresa d'Austria moglie di Vittorio I. Ampliamento nel 1840 ( Rabbini) 1870
parte demolita per raccordo stradale. |
Villa
Cristina (Bergera ) |
str. Vicinale
Vallette 309 |
1740 |
Cascina"Brucco" di Giovanni
Brucco propr. anche della cascina Bergera.1790 diventa "Villa" del
Cav.general d'Envie.1805 catasto napoleonico diventa |
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"Ferme Brucco" con ampliam.-
1820 eredi reali di S.M. Vittorio I - 1827 a Maria Cristina moglie del re di
Napoli - 1840 al conte Gramont di
Salmour. |
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1849 / 1851 il banchiere Andreis
incarica il farmacista Gabriele Grosso a trasformarla in casa di cura. - oggi
propr. Privata. |
La Marchesa |
cr. Regina Margherita
371 |
1579 |
primo cenno su mappa di Giacomo
Rossignolo la chiama"Balestra" riportata dal Grossi nel 1790 come
" cascina Filipponi"- dei marchesi Tana - |
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1840 propr. Fratelli Talucchi. -1866
viene chiamata "la Marchesa " - 1930 raddrizz. Dora, ed oggi la
cascina di propriet comunale nel parco Carrara |
Il Pansa |
strada Pianezza 422 |
1493 |
All'inizio la
cassina"Villanis" rilevata dal Rossignolo dei fratelli Ferraris.
1761 si riporta " Il Panzia".censita nel 1790 come "Il
Pansa" dal Grossi. Propr. |
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march. Tornone.-1816 passa a casa
Savoia,la regina Maria Teresa passa alla figlia Marianna poi al barone Romano
Gianotti. Oggi adibita attivit agricole. |
La Pellerina |
via Pietro Cossa 263 |
1398 |
disboscamento fratelli Beccuti -
costruz. Rurale.sulla via Francigena - catasto 1762 del march. Carlo Camillo
Tana di Verolengo - oggi ospedale S. Giovanni |
La Saffarona |
cr. Regina Margherita
497 |
1415 |
i terreni
chiamati"Gorzano"di propr. Michaeli Carbonery - 1580 la cascina di
messer Marco Zaffarone o"Grange de carboneri" presentata da
Rossignolo. |
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Censita nel 1685 (Bellico)1761
(Clerico)1790 (Grossi) -1729 propr.Anna Maria Litta moglie di Giacomo dal
Pozzo della Cisterna, 1780 Giuseppe Alfonso, 1840 marchese della Torre, |
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riqualificazione del suo entourage con il Juvarra e con Benedetto Alfieri arch. - 1840
marchese della Torre, oggi della famiglia Valperga di Masino |
STURA DI LANZO |
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La Bellacomba |
str. Bellacomba 138 |
1379 |
gi fondo Harcour signori di Borgaro
-1432 propr. i Bellacomba di Altessano. 1660 passa alla famiglia Eusbeio
Bonardello e Maria Torretta. Poi ai figli |
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Giovanni,Marcello,Maria,Marianna.-
messa all'asta passa a Marc'Antonio Grondana,gen. di casa Savoia -
costruzione della cappella 1762 - 1790 al conte |
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d'Arcour,1820 agli eredi Dalmazzo,
poi 1845 dai Formica e Ruscalla.
Primi novecento i Nigra,successivamente i proprietari saranno molteplici. |
La Ferla (
Bertoglio ) |
str. Bellacomba 238 |
1800 |
Gi " le Grangie"
dalle"carte delle caccie del 1762 ",- 1816 presenti nel catasto
napoleonico, ma nel 1820 catasto Gatti, diventa cascina Ferla Bertoglio |
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formata da due rustici, uno dei ferla
e l'altro dei Burdino. 1866 catasto Rabbini, poi 1893 verranno acquistati dai
Burdino. Oggi propriet privata - |
La Citt (
Galliziana ) |
str. Consortile
Bramafame 10 |
1699 |
Voluta dal duca Vittorio Amedeo
II,progetto arch. Rocco Rubatti.su terreni del comune. - durante l'assedio
utilizzata per attaccare i francesi il 7 settembre. |
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La citt cede a Carlo Andrea
Galliziano nel 1700,1708 passa alla famiglia Maglio di Cravy o Capriglio.-
censita nel 1790 come "Galliziana" - ampliamneti |
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nel 1840 censito (Rabbini) 1866 (
Grossi ) - restauri ed ampliamenti alla torre medievale,- oggi propriet
privata ospita ristorante,officina e deposito - |
Il Mulino di
Villaretto |
str. Comun. Molino
Villaretto 55 |
1445 |
Possedimenti dei fratelli Ranotti,
cascina,gestione imbarcazioni sul fiume - 1489 costruz. Mulino dal Comune
dato in affitto al Ranotti - 1676 definitivo ai |
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Ranotti - continue liti col comune per
mancanza dell'acqua - 1790 (Grossi) catasto senza mulino. Pochi decenni fa
sistema idrico complesso,fiume Stura e balere |
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pi sorgenti Bellacomba e Rochero. -
oggi traccia solamente su planimetria - casa residenziale di propriet
privata - |
Il Comotto |
str. della Campagna
258 |
600' |
propr. Senat. Maurizio Comotto
acquista con la balera Putea -poi ad Anna caterina Comotto dei baroni di
Piverone. Sposa conte Guglielmo Beltramo di |
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Mezzenile - fortificata durante
l'assedio perch sul confine. Catasto 1820 (Gatti ) a Camosso Giuseppe, 1900
ai Padri della Consolata lasciata nel 1945 - |
Del Francese
(Chiolero ) |
str. Vicinale del
francese 117 |
1600 |
Sembra acquistata da un uffic.
Francese dopo l'assedio - 1820 di propr. Luigi Faletti,catasto Rabbini 1866
ampliam. Chiamata " cascina Faletti
" - 1877 |
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proprietario Crescentino Chiolero,
1911 diventa " cascina Chiolero " - fino al 1980 attivit agricole
e allevamento. - oggi in abbandono. |
La Lamarmora |
str. Dell'aeroporto
406 |
1762 |
gi " Cascina di Cortazza" (
zona compresa tra la Ceronda e la Stura )1790 dal Grossi risulta propr.
Marchese Celestino Ferrero della Marmora- 1816 diventa |
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" Cascina Marinora " 1842 venduta all'opera pia Luigi
Gonzaga. - Catasto Rabbini 1866 medi ampliamenti . |
Il Niccolini (
Mussetto ) |
str. Comunale di
Lanzo 255 |
1727 |
gi cascina"Carello" poi
" Mussetto " poi " ferme Albini" poi 1820 " Nicolini
" - 1790 ( Grossi ) propr. Carlo Mussetto - situata vicino porto di
Altezzano. |
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zona chiamata della Madonna, sulle
rive della Stura. 1820 di Nicolini Ferdinando - 1915 catasto Gatti propr. Beatrice
Perrier in Villanis fino ad oggi - |
L'
Arnaldi (Albino ) |
str. Comunale di
Lanzo 233 |
1762 |
gi " casa di Fini di
campagna" in zona della Madonna. 1805 " Ferme Palbera" 1820
poi cascina Rubeo la Palbera - di Rubeo Giuseppe fu notaio Pietro Maria. |
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Catasto 1840 del Rabbini la cascina
insieme alla Niccolini. In seguito diversi proprietari.1853 di Luigi fu
Giovanni Arnaldi. 1875 famiglia Cibrario. |
La Nobella |
strada Bellacomba 136 |
1600 ca. |
gi costruzione " il
Colombaro" distrutta dalla piena nel 1739 - 1790 " La Nobella nuova" dal
Grossi la cascina di propr. Contessa di Pertengo - catasto 1840 |
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propr. Giovanni Busca,- 1851 a
Caterina Grosso e suoi figli,Ferrero che durano fino ai primi 900' - altri
passaggi di propriet e di ampliamenti in seguito. |
La Nuova (
Berte ) |
strada Bellacomba 258 |
1840 |
rilevata dal Rabbini nel 1840 - a poca distanza dalla cascina
Bellacombe - ampliata nell' 800'
- oggi propriet privata adibito a officina meccanica - |
Il Rostia |
str. Privata Rostia
97 / 51 |
1840 |
rilevata dal Rabbini nel 1840 - sul confine di Borgaro - propr.
Fratelli Bologna censita come
" cascina Stropiana " - oggi propriet privata e civile abitazione |
Il Varetto |
strada Bellacomba 217 |
1800 |
sulla sponda dellla Stura - della
famiglia Varetto,piccolo rurale - catasto 1866 del geom. Rabbini prima
esistenza - ampliamento nel 1974
- |
Il
Vigitello |
str.
Aeroporto,tangenz. Nord |
1700 |
Nel tempo diversi nomi : catasto
1762"Cassinotto di Farch" 1763"Case di Falcher" poi
"Case Falcherij" catasto Napoleonico 1804"Ferme Falch"
catasto |
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1840 due proprietari,famiglia Alloa, e
famiglia Varretto - inizi 900' acquisto della famiglia Vigitello -
ampliamenti in seguito - |
Il Cascinotto
Bertoglio |
strada Bellacomba 258 |
1773 |
L'esistenza della cascina gi "
Case nuove, Casa Novelle, catasto napoleonico del 1816 "Nouvelle Maison
"-1820 il geom. Gatti rileva col nome"Cavalleretto" |
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di propriet della famiglia
Guglilemino - catasto Rabbini definita" Tetti Guglielmino" - 1864
passa a Bertoglio poi numerosi altri passaggi. |
La Carpegna |
via Reiss Romoli 122
/5 |
1850 |
cascina Carpegna o Alessi, lungo il
fiume stura. Nel 1926 si rilevala sua presenza su la balera Barolo. Oggi
propriet privata in buona conservazione . |
Il canonico |
via Reiss |
1866 |
nella carta Contorni di Torino del
Vittorio Brambilla si chiama"la Boscaglia"- Sulla balera
Barolo,ampliamenti e modifiche : 1911,1935,1974. - |
Case basse di
Stura |
via Reiss Romoli, via
Scialoja |
1739 |
gi cascina Saccarello di Giovanni Bosio -
1790 "Cascina degli eredi Conpair" di Francesco Lorenzo Compaire (
mastro della zecca,e dei conti sabaudi) |
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Tra il 1820 e 30 dal catasto Gatti,
propr. Riva Ignazio fu Giuseppe, diventa"la bassa cascina Riva o la
Modesta" 1840 al barone Rubin,poi demolita nel 1935 - |
La Ressia |
via Enrico Fermi 24 |
1840 |
catasto Rabbini censita come "
sega di legnami"del caval. Alessandro Ferrero della Marmora - catasto
1866 " Cascinotto Elisa della Ressia" - inizio XX sec. |
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fu attiva " Ressia, o Rescia
" attivit assicurata da una ruota idraulica su una balera. Oggi adibita
ad attivit agricole |
L' Antioca |
str.vicinale della
Barberina 78 |
1560 |
La famiglia Antioca padrona terreni
vicino a Borgaro nel 1560. - 1790 di propr. Avvoc. Alessandro Benedetto
Ceresa - 1805 catasto napoleonico
chiamata |
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" La ferme Antioca " - 1840
le famiglie Noli e Barbis - ampliamento del 1926 , oggi in stato di abbandono
con strutture fatiscenti - |
La Barberina |
str. Cuorgn 49 |
1782 |
gi cascina medievale chiamata "
Prona" distrutta da esondazione. Ricostruita nel 1782 da Giovanni
Bernardino Barberis sulla strada di Lein pi a monte. |
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1840 due proprietari,Barberis e
Gianella.1850 Compagnia Vittorio Emanuele,1880 al demanio ferrovie dello
stato dal 1900 ai Bara,ai
Francone e ai Bonis. |
La C Bianca |
Tang. Nord,str.
Torino/Cuorgn |
1523 |
primo catasto risulta propr. Antonio
Ranotti del 1523 Acquistato nel 1785 da Ignazio conte di sant'Albino con
terreni annessi (una delle pi ampie propriet |
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attorno a Torino ) I Righini conti di
sant'Albino proprietari fino alla morte della contessa nel 1929 - poi passa
all'Ospedale di carit. Durante la 2 guerra |
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vengono trasferiti gli anziani
dall'ospizio di Torino alla Ca' Bianca - Parte della cascina stata
distrutta negli anni 1980 per costruire la tangenziale. |
Il Cascinotto |
str. Molino del
Villaretto 23 |
1840 |
Costruito come edificio suddiviso in
abitazione, stalle, e fienili nei pressi del mulino di Villaretto. Oggi in
buon stato di conservazione. |
La Falchera |
str. Cuorgn 49 |
1500 |
Dal 1701 propr. Fratelli Giacomo e
Francesco Falchero. Ampliamenti nel 1816 e 20. Subisce bombardamento nel
luglio 43. Trasformazione nel 1986
e 1994 - |
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attualmente presa dal comune di
Torino, trasformata in cascina didattica,con scuola di
allevamento,coltivazione spazi ricreativi,ristorante e ostello. |
Il Seminario |
str. Molino del
Villaretto 98 |
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vicina al mulino del Villaretto,
gi"Cascinotto di Pautas" del 1706, dei marchesi di Romagnano sig.
Angelo Amedeo - in seguito passa al Seminario di Torino. |
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Catasto Napoleonico riporta "
Ferme National " Anni 1880
passa al demanio e poi alla famiglia Ferrero. Inizi sec. XX propr.
signori Barbera e Zucca - |
La Spinetta (
Taschero ) |
str. Cuorgn 38 |
1804 |
I Taschero propr. nel 1720 di terreni
a Lucento allargano i loro possedimenti nell'oltrestura. catasto napoleonico
si chiama " ferme Taschero" la cascina fronte |
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alla Falchera. I propr. Seguenti, gli
Storero e i Protto. Dal 1858 la compagnia Vittorio Emanuele.poi il demanio ed
infine poi le ferrovie Alta
Italia. Fine ottocento propr. Ferrero |
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Fine ottocento passa di propr. ai
fratelli Ferrero indi alla ditta dei fratelli Momiliano. Attualmente la
cascina Spinetta di un privato. |
Il Villaretto |
str. Comunale
Villaretto |
1445 |
Si forma con due cascine. La prima
della famiglia Toffange l'altra ai Ranotti. Feudo del marchese Tana,eretto a
contado alla sinistra della Stura e della strada |
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di Leini. Formato dall'unione di
cascine (grange ) del 500' : " la Ospedale di carit del 1627, la
Scarafia, dei fratelli Antonio,Nicolao e Giovanni, la cascina |
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il Vola, cascina del conte Ranotti,
infine lo stabile dei fratelli Peris del 1876 " Col tempo molti passaggi di
propriet di tutte le cascine. |
La Voghera |
via Oxilia 23 |
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Rilevato da Agostino Conti nel fine
600'- 1727 prop. Abate don Giuseppe Giannazzo di Pamparato,1790 alla Commenda
religiosa di san Maurizio, patronata |
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dal conte Gianazzo. - catasto 1840
ampliamento - catasto 1926 nessuna modifica - oggi la Voghera e privata con
officina, in buon stato di conservazione - |
La Ranotte |
viale Falchera 36 |
1363 |
Due cascine affiancate di propr. Di
Oberto Tramesio detto"Rana" - commerciante di carne con i figli
Vietto e Giovanni - Nel 1415 la propriet raddoppia, e |
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quindi ampiamenti dei locali e
terreni. 1485 Berto Ranotti ottine la gestione del traghetto sulla Stura e la
costruz del mulino di Villaretto. Catasto napoleonico |
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diventa "Ferme Ranotta".
Catasto Gatti propr. il conte d'Harcour. Fin dal 1970 aggiunte e
abbattimenti risultato abitazioni civili, stalle, e depositi. |
Rivore
Falcheri |
strada dell'Arrivore
45 |
1700 |
Propr. Falcheri. Nel catasto Gatti
1840 i propr. Sono: Angelo Garassini e Pietro Turina, per filatoio e una
fabbrica.Fine 800' diventa fabbrica concimi chimici |
L'Abbadia di
Stura |
strada Settimo 254 |
1146 |
Pietro Podisio dona ai monaci
Vallombrosiani il terreno per fondare l'ospedale San Giacomo di Stura, e
quindi nasce la chiesa,la casa per i pellegrini, e la |
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cascina dell'Abbadia. Nel XI sec. Costruz. Campanile -1193 /
1228 con l'abate Guido massimo
sviluppo dell'abbazia - 1421 l'istituzione viene ceduta al |
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vescovo di Torino .Nel settecento,
(dalla mappa di Baillieu,) altre costruzioni, di cui il porto e il traghetto
gestito dai monaci.( La Barca nasce il nome ) |
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Ricostruz. della chiesa distrutta nel
XIV sec. - 1790 il tutto comprende 7 cascine,e la chiesa parrocchiale e
mulini tutti appartenenti alla Curia vescovile. Met |
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800' smembramento lotti: fabbriche
dell'est (filatoio acquistati da Rodi e Colomba) quelle dell'ovest ( Aurora e
altre) Nel 1867 viene tutto
acquisito dal |
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Demanio che vende all'asta al banchiere
Vincenzo Ceriana. Il complesso fino al 900 sar polo di servizio per le
borgate della Bertolla e Falchera. Bombard. |
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nel 1943 dann. la chiesa. 1954 diventa
inagibile, nel 60 sconsacrata, incendio nel 72, ceduta a privati nel 1992 -
Attivit produttiva civile nell'Abbadia- |
Il Cascinotto |
strada del cascinotto
139 |
1840 |
Rilevato dal Rabbini, nei prati e
bracci delle balere della Stura,risulta propr. dei Ceresa. Oggi propr.
Privata mediocre stato di conservazione. |
La Falconera |
str. Della Falconera
26 |
1699 |
Di propr. della contessa di S. Martino
( il nome legato all'allevamento di falchi per la caccia ) 1840 passa alla
famiglia Vittonetto - ampliamento nel 1866. |
I Biasoni |
via Damiano Chiesa 61 |
1700 |
Borgata sulla strada del
Abbadia,complesso di edifici presso la Stura. Catasto 1840 del Grossi
distingue " Biasoni e Biasonetti" di Michele Nicolaj. |
La Magra |
strada Settimo 146 |
1700 |
Rilevata dal grossi alle Monache
Canonichesse di Santa Croce di
Torino. Situata sulla strada Abbadia di Stura. Catasto Gatti del 1820 propr.
Riva sposata a |
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notaio Paolo Cugiani - Demolizione di
un'ala della cascina nel 1866, nel 1980 demolizione di tutta la cascina resta
solo pi la facciata baroccadella cappella. |
Il Baraccone |
str.Abbadia di Stura
a Bertola |
1800 |
Rilevato per la prima volta nel 1840
nella borgata Baraccone lungo la strada del Bertolla.Proprietari diversi nel
1866 viene chiamata " cascina Cora"- |
Borgata
Baraccone |
str.Abbadia di Stura
a Bertola |
1800 |
Rilevato per la prima volta nel 1840
dal geom. Rabbini - complesso di piccoli edifici rurali - propriet privata
oggi in stato di abbandono fatiscente. |
AREA DEL
PO |
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L'Airale |
via zanella |
1567 |
La cascina nasce come granaio della
casa reale. Situata nel Regio parco. Catasto del 1820 viene chiamata "
cascina Vachetta " dal prop. Avvoc. Ernesto |
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Vacchetta - 1829 parte dei terreni
passano al Comune per la costruzione del Campo santo. 1978 passa al
Comune,ospita una famiglia con il suo gregge. |
Il Meisino |
strada del Meisino 55 |
1773 |
Di propriet dei padri gesuiti
chiamata " il Gesuita" passa 1776 al banchiere Andrea Bracco, nasce
coltivazione serica con filande. Catasti Gatti del 1820 e |
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Rabbini 1840 - Guerra 15/18 diventa
una caserma, e poi abitaz. per sfollati veneti - 2012 costruzione malmessa,ed in
cattivo stato di conservazione . |
La Malcontenta |
strada del Meisino
742 |
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Rilevata nel 1926 come un complesso
rurale di cascine - Propriet comunale
utilizzata come residenza |
Il Calcina |
viale Suor Michelotti
280 |
1600 |
Rilevata dal Grossi nel 1790,catasto
napoleonico del 1805,ampliamento " Ferme ferro" costruz del "
Casotto". Poi propr. del comune - 1862 propr. Famiglia |
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Delmastro - 1906 acquisto di Carlo
Nigra, coniuge del Delmastro. 1911 censita come" cascina Delmastro"
- oggi suddiviso in lotti a uso residenziale - |
LA
PERIFERIA |
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L' Amoretti |
cr. Orbassano 200 |
1600 |
dell'abate Giambattista Amoretti,alla
sua morte passa al nipote Carlo Giacinto - danneggiata nell'assedio
riedificata nel 1760 da Giambattista d' Osasio.catasto |
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1801 rileva una cascina con villa.
1807 passa la prop.a Guasco di Castelletto poi fratelli Rignone. Primi 900'
avviene la demolizione dei rustici per fare parco. |
La Grangia |
via Ricaldone 28 |
1400 |
costruzione medievale,mura spesse con
feritoie. Nell'assedio capisaldo della difesa di questa zona. 1790 catasto
Grossi, "Grangia villa" dei conti di Cigli. |
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Nel 1820 prop. Conte Caidano Matrigni
di Bagnato - situata sulla bealera Cossola, viene bombardata nel novembre
1942 e demolita nel 2001 - |
L' Anselmetti |
Via Paolo Gaidano 71 |
1600 |
gi " Bocueri" posta
dirimpetto alla "Belarde" l'attaule"Roccafranca".1730
venduta dal comune a Bertetti in zona Gerbido;1785 il banchiere Carlo
Anselmetti |
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costruisce la cascina,con cappella.
1820 prop. Gaspare Nigra,poi alla famiglia Bellone,poi al Cottolengo,infine
il comm.Marangoni. Bombardata nel 1943. |
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Demolita 1977 rimane la cappella
barocca restaurata,oggi ospita il laboratorio di storia . |
Il Giajone |
Via Guido Reni 114 |
1694 |
gi"Iayon". Nel 1706
denominata"cascina de padri della Consolata d'Asti" - 1785
diventa" cassina nuova del conte Giuseppe Martin Mont di Beccaria" |
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Catasto del 1805 francese " ferme Giajon" ,
nuove costruzioni - Catasto Gatti del 1820 nominata al" barone Luca
Martin di san Martino" - Nell'agosto 1943 |
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bombardata e danneggiata - 1972
demolite le scuderie -oggi presente le ghiacciaie - restauri trasformano e
opsita la Biblioteca Civica e la Circoscrizione. |
L' Olivero |
via Tirreno 283 |
1607 |
gi" Pareto" acquistata dai
Olivero conte Silvestro. 1600 donata ai Gesuiti e durante l'assedio sede
ospedale per le truppe francesi, e comando del duca de |
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La Feuillade.1790 propr. Conte Angelo
Benedetto Bruco di Sordevolo -1866 passa al demanio e poi
all'esercito,diventa polveriera e diventa"cascina Racca" |
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1930 passa alla Lancia - La villa
Olivero diventa "villa san Paolo"centro religioso, viene abbattuta
nel 1971,rimane la cascina oggi magazzino e uso civile - |
Il Roccafranca |
via Paolo Gaidano 76 |
1600 |
Venduta dalla Compagnia della
Concezione a Lorenzo Ballard nel 1689. diventa"cascina Ballard "
fino al 1734 quando Ballard viene nominato conte di Rocca |
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franca - Catasto della montagna (
1694/1703) viene chiamata"cascina Belarde"nel 1762 diventa
Roccafranca.1840 diventa propr. Baronessa Chionio. 1930 |
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viene occupata dalla FIAT e Lancia per
uso industriale. Abbandonata anni 70 passa al Comune nel 2002,riqualificata
oggi attivit culturali e sociali. |
Il
Bussone |
via Monginevro 262 |
1762 |
Nel XVIII sec. Primo propr. Bussone
poi fu cascina dei padri di san Domenico- 1820 attribuita a Giuseppe Dentis
che ancor oggi la possiede. |
Il Morozzo |
strada antica
Grugliasco 306 |
1700 |
censita cascina"Morosso"
propr. Marchese Morozzo. Nell'assedio del 1706 usata per bombardare e distruggere un
ponte in costruzione francese sulla Dora in |
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zona Lucento - 1820 famiglia
Colla, 1866 diventa cascina
"Montabone"- Attualmente di propriet privata adibita a residenza. |
Il Teghillo |
strada della Pronda
69 |
1762 |
censita come"Vigada" propr.
Luigi Vigada.- 1790 il Grossi la censisce" Teghillo" come il
proprietario mercante calzettaro. E' la pi grande cascina attorno |
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a Torino con casa civile e
rustica,cappella,campanile,giardini,prati,orti - 1840 propr. Angelo Corsi -
ampliamenti numerosi. Oggi sede di una fattoria sociale |
La Lesna |
via Monginevro 251 |
1700 |
1762 dalla carta della Caccia "
villa Lesna " -1790 di propr. del conte di Lezzolo - catasto napoleonico
1805 " ferme Lesne " 1840 passa all'avv. Marengo. |
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1937 viene acquistato dai Frati minori
Conventuali, da allora la chiesa fu dedicata a san Francesco. Demoliti i
fabbricati rurali nel 1950, oggi visibili |
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solamente la fabrica civile
accessibile da via Monginevro attraverso il viale alberato.Oggi utilizzata
come Parrocchia Madonna della Guardia. |
Il Borello |
via Salbertrand 57 |
1706 |
Denominato " Santa Chiara"
durante l'assedio del 1706. ( Murate dai propr. I Daviso di Chavensod due
palle di cannone ) 1790 passa alle monache di Santa |
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Chiara - in seguito l' acquista un
certo Borello; vicino passa ora le bealare, Cossola,Porte e Meana. Nei pressi
vi una zona utilizzata dall'Universit per |
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l'insegnamento dell'idraulica( spicca
la torre idraulica o castello delle acque ) 1820 ascritta a Vincenzo Luigi
Bolmida. 1866 a Riberi,oggi circoscrizione 4 - |
La Cossilla |
via Pietro Cossa 27 |
1500 |
gi cascina "Giacomo Porta"
poi col nome di "cascina del comune di Piasco"poi "cascina
Cossilla" e qui denominata "cascina della Santa Croce".
Catasto |
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1694 la "casa Nomis di
Cossilla" dal nome del
proprietario,conte Nomis di Cossilla - 1820 propr. Cossilla Cav.Luigi fu
Agostino. Anni 90 demolita - |
La Tesoriera |
cr. Francia 186 |
1713 |
Costruita per Aymo Ferrero di
Cocconato,tesor. di Vittorio Amedeo II - alla sua morte passa a Roberto
Ghiron Asinari di S.Marzano(scudiero di Madama R.) |
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Passo di poi all'avv. Casinari
Donaudi nel 1727, poi acquistata da Leovigildo Massa nel 1806,rivenduta nel
12 a Francesco Bernardino Bono. Nel 1825 acq. |
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da Agostino Fontana,nel 1869 passa al
marchese senat.Ferdinando Arborio Gattinara che crea il giardino francese e
olandese. Diventa"villa Sartirana " |
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1904 passa alle figlie Maria
Ernestian, 1934 viene ereditata dal principe Amedeo Umberto duca d'Aosta -
Venduta nel 1962 ai Padri Gesuiti
,poi acquistata |
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dal Comune nel 1971. Restauri dal
laboratorio di Aramengo,diventa " Biblioteca civica musicale"
Andrea della Corte - |
La Continassa |
strada comun. Di
Druento 175 |
1600 |
Unione di due costruzioni, la Contina,
o cascina Nigra e la Continassa - Vissuta con due nuclei famigliari.1790
presenza di una filatura insieme a orti e giardini |
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La cappella costruita nel 1747 da
Guglielmo Maggia, padrone del fondo.1820 propr. Famiglia Nigra fino al
1913,poi ceduto al Comune. Adibita a colonia |
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profilattica e poi a carcere ( nel
ventennio) 2013 venduta alla Juventus
FC, dove diventer sede. Campo d'allenamento,attivit alberghiera. |
La Maletta |
strada Vallette 52 |
1500 |
Di propriet della famiglia Maletta
signora della Manta e di Bastia fin dal sec. XV. Nel 1570 Giovanni Maletto
acquista dai Darmelli la cascina chiamata |
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"Marta"- 1790 censita dal
Grossi all'avvoc. Bertolotti, 1805 catasto napoleonico risulta di Alfonso
Dalmasso della Cisterna. 1820 censita dal Gatti "La |
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Maletta cascina Franco Giuseppe" -
2010 riqualificata a uso agricolo e residenziale su cr. Grosseto e Molise. (
all'interno una scritta su meridiana :" il tempo |
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passa, la morte viene, l' eternit ci
aspetta " e ancora " Come l'ombra la vita fugge " fece
Fiocchetti .aprile 1853 - |
Le Vallette |
via delle
Pervinche,cr.Ferrara |
1400 |
1443,contratto di permuta fra il
comune di Torino e il sig. Gabriello Borgesio; 1587 la grangia viene ceduta a
Rucia da Germano della Rivera. 1634 Carlo |
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Fonci vende la cascina a Onorato
Claretta per 7800 lire. Nel 1642 Claretta acquista il feudo di Gassino e
conserva le Vallette per quasi due secoli. Nel 1816 |
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passa ai Savoia a Marianna d'Asburgo
che la vende a Carlo de Filippis cos verr chiamata " cascina
Regia". 1860 a Alessandro Franchi Verrey che la |
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trasforma in piantagione di gelsi.
Alla morte passa alla contessa Rissetti. Demolizioni stalla e varie per fare
la strada, oggi attivit agricola di ortaggi,fiori. |
Il Barolo |
strada Altessano 164 |
1625 |
gi di propriet di Sigismondo d'Este
da Madama Cremieux la cascina. 1714 acquisto del marchese Ottavio Provana di
Druent,gi propr. della Panatera. Fa |
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costruire la cascina e palazzo Barolo
a Torino.La figlia Elena Matilde sposa il march. Gerolamo Falletti di Barolo.
1831 la cascina viene venduta alle dame |
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del Sacro Cuore. Tra il 1840 e il
1935 varie demolizioni e trasformazioni. Oggi ben conservata adibita a
deposito. |
Il Borsello |
strada Altessano 110 |
1600 |
Denominata nel 1762 " le C di
Dont.co del Bosco " 1790
censita come propr. di Borsello e Dalmazzo. Ampliamenti nel 1840. 1970
propr. i Beruti. |
La Brus |
via della Brus 10 |
1623 |
Il nome o deriva dalla famiglia
Brusatta proprietaria della cascina oppure dal fatto che durante l'assedio
venne bruciata dalle cannonate francesi. 1713 gi di |
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propr. del priore di Osasco passa a
Carlo Taschero - 1790 il Grossi la censita alla mensa arcivescovile di
Torino,dell'abbate Guglielmo Tholosan. 1804 dal |
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catasto napoleonico risulta del comm.
Cossato.- 1935 la brus viene
divisa in due per aprire via Viterbo - Oggi privata ed in cattivo stato di
manutenzione. |
Casa Gilardoni
Sondrio |
via della Brus 6,
via Stradella |
1600 |
Nella carta del Sevalle ( 1683 ) e
denominata "Osteria di Mastro Antonio" situata sulla strada di
Druento. 1762 diventa"cascina Seraffino" di Giacomo Antonio. |
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1764 la vedova si risposa con l'avvoc.
Gi Domenico Gilardone Sondrio, e ospita una filatura. 1820 passa la
propriet al notaio Carlo Cavalli (nella cascina |
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esistono:fabbroferraio,cordaro,falegname,zoccolaio,oste,
e ospita un terzo degli abitanti della Madonna di Campagna) 1820 censita come
"Cascina Cavallo " |
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1840 di Guglielmino e Gramaglia.
Ampliamenti, poi diverse demolizioni nel corso del tempo e della parte
vecchia in corso il recupero. |
La Fossata |
via Fossata 123 |
1683 |
Rilevata dal misuratore e estimatore
Tommaso Sevalle. La denominazione deriva forse dalla Margherita Cassandra
Fossata proprietaria. 1701 venduta a |
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Tommaso Lorenzo Bernero. Diventa
fortilizio durante l'assedio. Nuovo acquisto con ingrandimento dell'area 1711
fatto dal Bernero. 1758 annessione della |
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Cappella Santa Croce. 1774 vendita da
Paolo Bernero a Benedetto Maurizio di Savoia, la cascina diventa borgo
rurale. 1820 propr. Re Carlo Felice - poi |
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nel 1840 si rileva la nuova
proprietaria la regina Maria Cristina,alla sua morte passa tutto ai
Carignano,e 1854 al principe Tommaso di Savoia duca di Genova. |
La Ranotta |
cr. Grosseto,via Ala
stura |
1488 |
L'esistenza di una grangia di
propriet della famiglia Ranotti. Estimo del 1510 esiste la presenza di una
cascina, e di una coltivazione d'uva.Presente un membro |
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della famiglia nel 1700, Ottavio
Ranotto capitano. Met 700' passa ai conti Coardi di Carpeneto,poi ai Vallese
al conte Alessandro, 1840 alla moglie Vallese. |
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Modifiche apportate nel XIX sec. Nuove
costruzioni e abbattimenti. 1974 costruzione di capannoni,uso residenza e
officina. Oggi mediocre stato di conservaz. |
Pan e vin |
via Fossata 4 |
1600 |
Cascina con casino e cappella, di
propr. Del Decurione e tesoriere Carlo Giuseppe Fantoni. Ampliamento nel
1805,e nel 1820 risulta dei fratelli Fantoni Pio e |
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Lorenzo. Rimane agli eredi fino al
1880 acquistati poi da fratelli Isaia ed Emilio Momigliano. Oggi visibili
solo su via Fossata, mentre le stalle sono abitazioni |
Il Brun |
via Cherubini 77 |
1600 |
1706 sotto il nome di " Pietro
Brunero" viene occupata dai francesi. 1790 di propriet dell'avv.
Brun,poi passa dell'abbate di Demonte, 1820 censita dal |
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Gatti al sig. Gaspare Borla passa poi
nel 1836 a Francesco Gallizio,quindi diversi passaggi ereditari e ai primi
900' alla famiglia Pelassa fino al 2004. |
La Florita |
cr. Vercelli 141 |
1600 |
La pi bella e la pi ricca di Torino
"la Florita o la Marchesa"- Tra il XVI e il XVII i terreni tra il
Villaretto e le Cascinette erano del marchese Wilcardel |
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de Fleury della Piccardia. 1677
Cristina Carlotta compra la Florita dal fratello Franco. Comprendeva:
scuderia,due stalle,fienile,pozzo,pollaio,granaio,forno. |
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Ristrutturazione nel 1700 dall'ing.
Falconetto. 1705 il figlio di Carlotta,Carlo Alberto diventa
proprietario.Gravi danni durante l'assedio. 1778 muore il march. |
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Guido Maurizio senza eredi il feudo
passa a Anna Vittoria che sposa Paolo Coardi di Carpenetto. 1801 Paolo Coardi
vende all'avv. Luigi Colla - Il Grossi |
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descrive la grandiosit della cascina
la Marchesa in questo periodo.1831 il Colla vende all'avv. Vitale Giulio,1889
inizia il frazionamento della struttura con |
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vendite al demanio per la ferrovia.
1920 divisa tra i fratelli Bosio e Boravicchio. 1978 il Comune inizia l'opera
di restauro,oggi diventa biblioteca civica - |
La Generala |
cr. Unione Sovietica
327 |
1683 |
Le terre erano del cav. Emanuele
Filiberto Panealbo. 1649 l'acquisto da parte di Giovan Battista Truchi.1673
il Truchi diventa barone e costruisce la villa. |
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La famiglia Truchi conserv i terreni
e la Generala fino al 1775, poi Ignazio Truchi di Levaldigi vendette la villa
e tenne solamente il rustico. 1790 il Grossi |
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descrive: il rustico al Levaldigi e il
civile che si chiama Manzolina a Teologo Manzolino.1801 la Generala passa
all'ospedale san Giovanni,1817 ricovero per |
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malattie contagiose. 1818 laboratorio
per l'indaco dirett. Antonio Giobert; 1839 ritiro per donne di malaffare ed
in seguito penitenziario giovanile. |
Il Majna o
Riccardi |
str. Basse
Lingotto,via Duino |
1700 |
Censita al Majna nelle basse del
Lingotto dal Grosso nel 1790. Dopo poco tempo censita al Felice Riccardi.
1820 viene chiamata " cascina Riccardi" - La |
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cascina cos composta da casa civile
e rustico,con forno, continuer con gli eredi dei Riccardi. - 1974 subisce
demolizioni e restauri. |
La Juva |
via Passo Buole 60 |
1500 |
Dalle carte risulta parte del castello
del Lingotto ( 1674 ) Nel 1791 il catasto del grossi rileva il complesso del
Lingotto come un piccolo borgo d'un feudo, e |
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oltre la cascina rileva una chiesa con
case ed attribuisce la propriet al conte di Levaldigi. Altre planimetrie
sono del 1805,1820 e 1840. Nel 1901 la propriet |
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passa alla famiglia Juva che la
mantiene per 6 anni.e nel 17 passa al demanio.Bombardata nel 1943 oggi
privatizzata e ristrutturata . |
SANGONE |
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La Bellezia |
strada del Portone
905 |
1600 |
Dal nome del sindaco di Torino Gian
Francesco Bellezia.,alla sua morte eredita la figlia Anna Taddea sposa di
Giovanni Piossasco conte di None. Dal Grossi |
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1792, il complesso formato da
villa,cascina,giardino. Subisce bombardamento nel 1943,si trova sulla strada
da Orbassano avanti la chiesa del Gerbo. |
Castello del
Drosso |
str. Castello del
Drosso |
1100 |
Antico insediamento rurale cistercense sulle
rive del Sangone,alle dipendenze dell'abbazia di Staffarda. Poi dei vescovi
di Torino,nel 1334 pass ai Gorzani |
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quindi alla famiglia dei Vagnone di
Trofarello e sul finire del 300' che questa la rinforzo trasformandolo in
castello turrito. 1496 viene diviso tra quattro |
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famiglie:
Maletti,Scavarelli,Belli,Malingri,e Biandrate di san Giorgio.- ,fino al 1539
quando passa al conte Guglielmo Gromis di Trana. Durante l'assedio |
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1706 diventa un punto di difesa della
citt. Nel 1943 occupato dal comando tedesco, oggi sotto padronanza dei
Gromis. |
Cassotti
- la Balbo |
str. Castello
Mirafiori |
1632 |
Nei pressi del borgo di Mirafiori.
Nel 1632 dal catasto del cap. Cristoforo Elia ,riporta diversi edifici con la
chiesa della Visitazione e la cascina col nome |
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" Cassina del Mantoan".
1790 il Grossi la censisce come cascina di propriet del conte di Saluzzo.
Poi i Cassotti scelgono questo edificio perch situato sulla |
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strada di Vigone loro paese
d'origine. Carlo Cassotti conte di casalgrasso ebbe 8 figli dalla moglie Bona
Mazzetti di Frinco,ereditano Matilde e Gerolama - |
La Lagrange o
Grangia |
cr. Unione Sovietica
560 |
1571 |
Luchino Darmelo ottiene in affidamento
la grangia dal Capitolo di S.
Giovanni. 1632 l'ing. Cristoforo Elia rileva l'edificio come"Cassina
delli Canonici" - |
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La chiusura della corte avviene tra il
1690 e 91 - 1790 diventa "
Cascina di san Giovanni " 1820 catasto del Grossi avviene un ampliamento
con costruzione |
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di stalle. Bombardata nel 1943
ripristinata nel 1945 riqualificata in forme moderne nel 2000 - |
La Nuova ( Berte ) |
cr. Unione Sovietica
502 |
1500 |
Costruzione della Cappella dei
Cantori, cascina di propriet del Capitolo Metropolitano di Torino. 1700 -
demolizione per fare la strada di Stupinigi. 1754 |
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costruzione di una nuova cascina
" cascina nuova"progetto arch.Giovanni Prunotto di Guarene. 1820
catasto napoleonico diventa " la ferme du Chapitre de |
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Saint Jean " 1820 diventa "
cascina Gioberti" - 1858 passa ai figli di Rosa Vercellana ,Maria e
Emanuele Guerrieri, che diverr nel 1881 proprietario unico |
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col titolo di conte di Mirafiori e
Fontanafredda. Agli inizi del 900' viene costruito il nuovo ippodromo e
alcune cascina come la " Nuova" diventano stalle. |
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Sinistrata durante i
bombardamenti,oggi propriet privata medio stato conservazione,deposito
agricolo . |
Castello
Mirafiori |
str. Castello
Mirafiori 140 |
1585 |
Nei pressi del Sangone,Jacopo di
Savoia - Nemours acquista nel 1581 da Emanuele Filiberto Pingone la tenuta
della Spinetta e costruisce la villa"Pellegrina" |
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Quattro anni dopo passa al duca Carlo
Emanuele I che lo dona alla moglie Caterina d'Asburgo figlia di Filippo di
Spagna. In onore alle origini prende il nome |
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"Miraflores" (guarda i
fiori) 1627 si devia il Sangone per fare spazio al parco. 1636 dimora di
Maria Cristina. Bombardata dall'esercito francese nel 1640 |
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durante la guerra di
successione,inizia il lento declino. 1741 diventa una manifattura di
tabacchi, 1753 passa all'Ordine di Santi Martiri e Lazzaro. - Nel 1866 |
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viene ceduta a Rosa Vercellana. Il
castello in pessime condizioni causa anche inondazioni del Sangone viene
demolito a fine secolo. |
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