Giardino e passeggiata dei Ripari

Giardino Cavour



image-1Giardino e passeggiata dei Ripari

All’inizio dell’800 sulle macerie dell’abbattimento delle mura cittadine, venne realizzato il Giardino dei Ripari, una passeggiata alberata lungo la linea dei terrapieni, chiamati "Remparts”. SI trattava di un terreno irregolare e accidentato, non edificabile.

 

image-1All'epoca il Regolamento Albertino del 1843 ordinava:
"Nelle passeggiate cosiddette dei Ripari, esistenti sugli antichi baluardi, nei viali, controviali, praticelli ed altri luoghi che sono riservati per le persone passeggianti a piedi, è proibito :
1) introdursi con vetture, carri, carrette anche a mano, cavalli ed altre bestie da tiro da sella o da soma;
2) di far neanche per esercizio od altro pretesto attraversare dai cavalli i fossi;
3) di transitare con volumi, carichi o con oggetti che per la loro lunghezza, forma o qualità recare possano incaglio o ribrezzo ai passeggianti ed urti o guasti alle piante;
4) di sparare armi da fuoco , razzi o altri pezzi di artificio o di accedere altrimenti del fuoco;
5) di tagliare o scorticare gli alberi o arbusti".

image-1Nel 1875 l’espansione della città che necessitava di spazio, porto allo smantellamento della passeggiata lasciando come spazi verdi quelli che diventarono i Giardini Cavour, l'Aiuola Balbo e piazza Maria Teresa.

 

 

 

image-1Il caffè della Rotonda
Nell’estate del 1836 Barnaba Panizza, figlio del Regio Architetto Lorenzo Panizza, realizza un elegante caffè concerto a pianta circolare: un edificio a due piani, con terrazza, dalla quale svetta un altro cilindro minore, con ampie finestre e un’ulteriore terrazza superiore.
Si chiama “La Rotonda” e ora lo gestisce di persona, perché nessuno ha voluto farsene carico.
Anche se i detrattori la definiscono una stravaganza architettonica, inopportuna in una città rigorosamente squadrata, in breve fa la fortuna del primo parco pubblico cittadino: Il Giardino dei Ripari.

I terreni dei contrafforti, mutati in spazi verdi secondo un progetto dell’ingegnere civico Giovanni Barone, dal 1834 formano un polmone verde pensile, esteso dall’odierna piazza Bodoni a piazza Maria Teresa. In un angolo, in vista della chiesa di San Massino, La Rotonda dei Ripari diviene il ritrovo estivo più alla moda per quasi mezzo secolo.

Nel 1864, con il trasferimento della Capitale a Firenze, il caffé perde il suo pubblico cortigiano e viene chiuso. Panizza nel frattempo si è dedicato ad altre imprese architettoniche. Si cerca di rilanciare il locale come sede di curiosità, il generale Giovanni Cavalli vi fa installare per qualche tempo un pendolo di Jean Bernard Foucault, ma non basta. Al Giardino dei Ripari fa ormai concorrenza dal 1858 il nuovo parco del Valentino.


image-1Giardini Cavour

Intorno al 1900 venne collocata la statua del Generale Carlo di Robilant, donata dal Circolo Centrale Torinese.
Su una delle collinette c’è il busto che ricorda Gandhi. Dalla parte dell'ingresso di via San Massimo, un medaglione bronzeo, ricorda il poeta di dialettale Pinin Pacot (1964).
Notevole la presenza del maestoso platano di oltre 150 anni di età. L'esemplare, cresciuto lontano dai palazzi ha un'altezza di 35 metri e 5,30 metri di circonferenza; il diametro della sua chioma è di 28 metri.

 

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