Conte Enrico Morozzo della Rocca


 

Clicca sulle immagini per ingrandirle

image-1Il conte Enrico Morozzo della Rocca (1807-1897), senatore, ministro della guerra del Regno di Sardegna, nel 1890 abitava in corso Vittorio Emanuele 22.

Iniziò la carriera militare nel 1816 frequentando la Regia Accademia Militare di Torino, distinguendosi per ingegno e preparazione.

Nel 1824 venne nominato sottotenente, Luogotenente nel 1825, capitano nel 1831. Successivamente venne nominato maggiore (30 aprile 1843) e poi colonnello (24 marzo 1848), divenendo maggiore generale il 12 marzo 1849, promosso dopo essersi distinto durante le rivolte popolari di quegli anni.
Nel 1849 fu ministro della guerra nel governo d'Azeglio.

Durante la prima guerra d'indipendenza, quale colonnello di stato maggiore della Divisione della Riserva, partecipò alla battaglia di Santa Lucia del 6 maggio 1848.




image-1Il 4 luglio 1857 venne nominato luogotenente generale e successivamente tenente generale Capo di stato maggiore il 22 aprile 1859, grado con cui prestò servizio durante la seconda guerra d'indipendenza.

Il 6 ottobre 1860 fu nominato generale d'armata e guidò il V Corpo d'Armata piemontese nell'invasione del Regno delle Due Sicilie, intervenendo nell'assedio di Ancona e risolvendo in soli tre giorni l'assedio di Capua.

Nel 1866 la terza guerra d'indipendenza lo vide al comando del III Corpo d'armata del Regio Esercito. Nel corso della battaglia di Custoza, in una situazione che volgeva al peggio, la 9ª divisione al comando del generale Giuseppe Govone operò una serie di contrattacchi su Custoza che avrebbero potuto spianare la strada alla vittoria italiana, se soltanto i suoi soldati, dopo una giornata di aspri combattimenti, fossero stati aiutati dalle due divisioni di fanteria e dalla cavalleria che stazionavano assolutamente immobili a pochi chilometri di distanza al comando del generale Della Rocca.




image-1Ma questi, forse per antipatia personale, per orgoglio di grado o per cieca adesione agli ordini ricevuti dal comandante in capo Alfonso La Marmora, rifiutò ogni soccorso e così la giornata finì in un'inopinata sconfitta.


Ricoprì anche una serie di altri incarichi di rappresentanza ed amministrativi che lo fecero conoscere e lo distinsero non solo all'interno della corte sabauda prima e italiana poi, ma anche presso le altre corti europee: il 29 febbraio 1852 venne nominato comandante di corpo di Stato maggiore, rimanendo in carica sino al 1857.


A Corte divenne Secondo scudiero di S.M. il Re dal 3 marzo 1833 e divenne Primo scudiero e gentiluomo di camera del duca di Savoia dal 4 aprile 1842. precettore del futuro Vittorio Emanuele II, che in segno di rispetto e amicizia lo chiamava "Macigno".



image-1image-1Godendo della fiducia di Vittorio Emanuele II, il 24 aprile 1849 venne nominato suo aiutante di campo, divenendo Primo aiutante di campo dal 4 luglio 1857 e ottenendo la carica onoraria dal 24 febbraio 1878.


Il 5 marzo 1882 venne nominato da Umberto I Primo aiutante di campo generale onorario di S.M. il Re, in riconoscimento anche alla grande opera di ambasceria svolta negli anni del Risorgimento, quando si recò in Sassonia (1850), Belgio (1855), Francia (febbraio 1858) e Prussia (1861), presenziando come ambasciatore straordinario all'incoronazione del Re di Prussia.

 

 

Il palazzo di famiglia aveva sede in contrada dell'Ospedale 28 (ora via Giolitti). E' stato sede della Camera di Commercio di Torino fino al 1942 ed è andato distrutto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Al suo posto ora c'è il palazzo degli Affari, sede della Camera di Commercio.

 

Vai alla pagina della Zona (S) della contrada dell'Ospedale 28 (ora via Giolitti)



Vai alla pagina della zona di Borgo Nuovo dove Enrico Morozzo della Rocca abitò nel 1890