Monastero delle Clarisse Cappuccine
cliccare sulle immagine per ingrandirle; doppio click per rimpicciolirle
La chiesa della Madonna del Suffragio, è in via Cardinal Maurizio 5, angolo corso Casale, dove anticamente c’era un monastero risalente alla metà del secolo XVII.
Il 1° dicembre 1624 iniziò la costruzione (ultimata nel 1627) del primo Monastero delle Suore Cappuccine. L'edificio venne demolito già nel 1639 per lasciare il posto ad un nuovo monastero ultimato nel 1650.
Nel 1653 viene aggiunta la chiesa.
Nel 1800, la soppressione degli ordini religiosi (imposta da Napoleone) costrinse l'Ordine delle Suore Cappuccine, a trasferirsi presso la Casa Bono (Parrocchia di San Filippo Neri).
Nel 1817 le religiose sono reintegrate e si spostano nel sito precedentemente occupato dalle Suore del Monastero di Santa Pelagia, presso le Canonichesse di Santa Croce, dove nel 1875 sorgerà il Collegio di San Giuseppe (Via San Francesco da Paola).
Nel 1822, Carlo Felice destina le Suore Cappuccine al Monastero di Santa Maria Maddalena, dove avevano precedentemente sede le Convertite del Terzo Ordine di San Francesco, in Via della Provvidenza (attuale Via XX Settembre), davanti alla Chiesa della Visitazione.
Nel 1854 su ordine di Vittorio Emanuele II entra in vigore la "Legge Siccardi", che prevede lo scioglimento degli ordini religiosi contemplativi, così le religiose sono costrette all'esilio a Carignano.
Il Monastero e la chiesa vengono rasi al suolo.
Il 12 aprile 1869, su interessamento dell'Arcivescovo le Suore Cappuccine possono tornare in città nelle case dei signori Vergnano e Manarè, residenti nel Borgo dei Santi Bino ed Evasio (Borgo Po).
Così dopo circa duecentocinquanta anni di peregrinazioni, nasce il nuovo monastero, lungo l'attuale Via Cardinal Maurizio.
Nel 1871 viene acquistato il prato attiguo al monastero, su cui sarà eretta la cappella.
La chiesa attuale viene edificata negli anni 1872-74 su progetto di Giovan Battista Ferrante e tutta l'edificazione del complesso costituente il monastero culmina con la consacrazione della chiesa nel 1874.
Il 4 marzo 1872 vengono consegnate le tavole definitive del progetto al Municipio di Torino e già il 1° luglio 1874 può avvenire la cerimonia della consacrazione.
La cappella è edificata anche grazie alle donazioni della Principessa Clotilde di Savoia, del Principe Amedeo di Savoia Duca di Aosta e della Duchessa consorte Maria Vittoria.
L'Icona di Nostra Signora del Suffragio, del pittore Tommaso Lorenzone, posizionata sull'altar maggiore, è del 1885.
Nel 1976, infine, è stata adattata la cappella a sinistra dell'altare maggiore a luogo di partecipazione delle suore alla S. Messa, mediante l'inserimento di una grata in ferro.
La copertura, fortemente danneggiata durante i bombardamenti del 1943, insieme a gran parte della struttura muraria delle volte, è stata sottoposta a corposi interventi di riparazione, culminati nel completo rifacimento dell'orditura in legno e della copertura, oggi in tegole marsigliesi, avvenuta nel 1964.
Gli interventi del Novecento, in particolare quelli recenti, hanno compromesso in alcuni punti in maniera radicale l'impianto originario della chiesa, così come realizzato da Giovan Battista Ferrante.
I prospetti laterali esterni, realizzati interamente in mattoni faccia a vista, presentano un disegno architettonico semplice, costituito dalle monofore e dalle aperture circolari già descritte in precedenza; su entrambi i lati, le lesene in laterizio evidenziano chiaramente la scansione regolare delle campate interne.